Sono diversi i motivi per investire in Equita Smart Capital – ELTIF. Tra questi, il suo ruolo di supporto all’economia reale, il contesto di mercato particolarmente favorevole e la qualifica di ELTIF che garantisce ai sottoscrittori un elevato standard di protezione e regole certe sulla costruzione del portafoglio.
La conformità alla definizione di PIR alternativo, inoltre, permetterà agli investitori di beneficiare del regime fiscale esentasse sui dividendi, capital gain e successioni, e del credito d’imposta pari al 20% delle eventuali minusvalenze realizzate sugli importi sottoscritti nel 2021.
A tutti questi vantaggi, si aggiungono le competenze e le capacità di gestione di un gruppo come Equita.
L’Unione Europea ha promosso l’adozione del regolamento European Long Term Fund che prevede caratteristiche particolarmente tutelanti per l’investitore in termini di diversificazione degli assets di un fondo.
Equita Smart Capital – ELTIF pertanto beneficia delle ampie tutele del regolamento ELTIF.
Un investimento come Equita Smart Capital – ELTIF risulta particolarmente interessante in un contesto in cui i tassi di interesse risultano particolarmente compressi e in cui non esistono più rendimenti privi di rischio. In ottica di portafoglio è responsabile poi investire anche in asset decorrelati dai mercati finanziari.
Con riferimento al timing, è invece un momento particolarmente opportuno per investire nell’economia reale italiana. L’investimento in partecipazioni e asset reali protegge infatti dal rischio d’inflazione.
L’Italia, infine, è uno dei maggiori beneficiari dei fondi Next Generation EU, le cui risorse favoriranno il rilancio economico, e l’investimento nel capitale di rischio delle PMI Italiane, secondo una asset allocation coerente con quella sviluppata da Equita Smart Capital – ELTIF, permette di accedere a importanti vantaggi fiscali previsti dai PIR Alternativi.
La strategia di investimento di Equita Smart Capital – ELTIF è compatibile con quanto previsto dal regime dei PIR Alternativi per poter accedere ai benefici fiscali.
Le persone fisiche residenti in Italia ai fini fiscali possono inserire le quote del Fondo all’interno di un piano individuale di risparmio a lungo termine e dette quote del Fondo possono costituire l’unico strumento investito all’interno del piano (coincidenza tra Fondo e PIR Alternativo) ovvero affiancarsi ad altri investimenti all’interno del piano (non coincidenza tra Fondo e PIR Alternativo).
Ricorrendo una serie di presupposti legati sia agli strumenti e ai rapporti che compongono il PIR Alternativo sia agli investitori, non sono soggetti a imposizione i redditi di capitale e il trasferimento a causa di morte degli strumenti finanziari facenti parte del PIR Alternativo non è soggetto all’imposta sulle successioni.
Equita Smart Capital – ELTIF beneficia del contributo di Equita Capital SGR, gestore con una profonda conoscenza del segmento dedicato alle piccole e medie imprese italiane e che sfrutta le competenze sinergiche di tutte le aree del Gruppo Equita.
Negli ultimi 5 anni il Team di gestione ha completato 17 investimenti di private capital a fronte di oltre 120 operazioni analizzate.
L’appartenenza a una realtà importante come Equita garantisce inoltre accesso privilegiato ad un ampio e costante flusso di opportunità di investimento, elemento critico di successo per Equita Smart Capital – ELTIF.
Il Team di gestione ed il Gruppo Equita investiranno nel Fondo per garantire un forte allineamento di interessi.
I contenuti riportati su questo sito hanno finalità promozionale e non costituiscono offerta o sollecitazione all’investimento nelle quote del Fondo di Investimento Alternativo mobiliare (FIA) italiano, autorizzato quale Fondo di Investimento Europeo a Lungo Termine (ELTIF), chiuso e non riservato, denominato “Equita Smart Capital – ELTIF” (il “FONDO”), istituito e gestito da Equita Capital SGR S.p.A. (la “SGR”), né costituisce consulenza finanziaria o raccomandazione di investimento. Prima di procedere alla sottoscrizione delle quote emesse dal FONDO e offerte dai collocatori (individuati nel Prospetto infra) si raccomanda di leggere attentamente, con particolare riguardo ai costi e i fattori di rischio, la documentazione di cui (i) al prospetto del FONDO, depositato presso CONSOB in conformità alla normativa vigente, come di volta in volta ogni supplemento, congiuntamente con i suoi allegati, cui fa parte il regolamento di gestione del FONDO, (ii) al Documento contenente le informazioni chiave per gli investitori (cd. KID) del FONDO, (iii) agli strumenti a disposizione degli investitori del FONDO ai sensi dell’art. 26 del Regolamento UE/760/2015, messi a disposizione del pubblico presso i collocatori del FONDO, nonché presso la sede legale della SGR e gratuitamente sui siti internet sgr.equita.eu e www.equitasmartcapital.eu, nonché a ogni altra documentazione messa a disposizione degli investitori ai sensi della vigente normativa applicabile. L’adempimento di pubblicazione del suindicato prospetto del FONDO non comporta alcun giudizio della CONSOB sull’opportunità dell’investimento proposto e sul merito dei dati e delle notizie allo stesso relativi. Le quote del FONDO non sono un investimento adatto a tutti gli investitori, ma si rivolgono ad un investitore che abbia un orizzonte temporale coerente con la durata del prodotto prescelto e che disponga di una conoscenza adeguata dei mercati e dei prodotti finanziari. Prima di procedere alla sottoscrizione delle quote del FONDO, è necessario comprenderne le caratteristiche, tutti i fattori di rischio riportati nell’omonima sezione del prospetto del FONDO e i relativi costi per valutare, anche attraverso i propri consulenti fiscali, legali e finanziari, la coerenza del prodotto al proprio profilo di rischio e al proprio obiettivo di investimento. Alle quote del FONDO non è connessa una garanzia.
Il riferimento al rendimento atteso è un valore stimato e non garantito, suscettibile di variazioni. Tali previsioni non costituiscono un indicatore dei risultati futuri cui gli investitori (potenziali o attuali) dovrebbero fare affidamento.
Con riferimento ai vantaggi fiscali collegati all’istituto dei Piani Individuali di Risparmio Alternativi (PIR Alternativi), si segnala che i) i PIR Alternativi sono stati introdotti con il decreto legge 34/2020 come convertito dalla legge 77/2020 che ha modificato l’art. 13-bis del decreto legge 124/2019; ii) l’esenzione da imposte sui dividendi, capital gain e successioni è disposta dalla legge 232/2016 (Legge di Bilancio 2016) richiamata dall’art. 13-bis del decreto legge 124/2019 ed è subordinata a particolari condizioni, tra cui un periodo di investimento minimo di cinque (5) anni; iii) per effetto della legge 178/2020 (Legge di Bilancio 2021), è previsto un credito d’imposta su minusvalenze e perdite derivanti da investimenti in PIR Alternativi in misura massima del 20% degli investimenti effettuati entro il 31 dicembre 2021, utilizzabile in 10 quote annuali di pari importo nelle dichiarazioni dei redditi a partire da quella relativa al periodo d’imposta in cui le componenti negative si sono realizzate (modello F24).